Giorno: 16 Aprile 2019

Elsewhere perhaps – l’Utopia e la Distopia di Ghisi

di C. Gily Reda

Per chi vuol leggere e vedere l’intervento di Marc Luyckx Ghisi al Sum #03 basta vedere i filmati, il suo ultimo è del 6 aprile.

Vi si disegna insieme un’utopia ed una distopia: un modo di impostare un discorso politico e di riaprire il dibattito, che sembra sopito, sulle idee politiche – che non sono più quelle dei due secoli trascorsi, eguaglianza e libertà… o almeno, esse si articolano molto diversamente dai due secoli trascorsi, così terribilmente lontani nel tempo e nello spazio.

La Digital Democracy più che una ‘dottrina politica’ è un fatto, ma non si può riportare il discorso politico all’alzata di mano: come invece si vuole da tutti. Dal Rinascimento ad oggi si è lavorato perché si ragionasse sui diritti dell’uomo e sulla sua libertà di pensiero e di stampa: la democrazia digitale non facilita la partecipazione diretta e ragionata. Lo ha già dimostrato la storia recente, la liberaldemocrazia non si afferma con il voto one-to-one e il populismo partecipativo. C’è bisogno di nuovi metodi.

Forse che le grandi democrazie, coi loro referendum tipo Brexit, con le loro elezioni tipo Trump e tipo Bush jr non hanno dimostrato che la conta dei voti è un sistema che ha portato moltissimi a non votare, e i votanti ad andare pari? Accade persino che perde chi ha più voti. Continue reading “Elsewhere perhaps – l’Utopia e la Distopia di Ghisi”

Francesco Alessio. Arte a scuola

di C. Gily Reda

Francesco Alessio ha seguito studi regolari, Liceo Artistico ed Accademia (con Augusto Perez), ma ha manifestato subito il suo carattere, la sua tendenza all’ascolto, a cercare il contatto con chi guarda, lavorando al restauro dei dipinti su tela e su tavola, nel Laboratorio napoletano presso la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici nella Pinacoteca Nazionale di Capodimonte e al restauro archeologico anche con il C.N.R.S. francese.

In questo quadro, del tutto coerente la scelta successiva di lavorare nella scuola, naturalmente al liceo artistico. Le sue opere cercano la linearità nascosta degli archetipi navigando tra materiali diversi, assemblati secondo logiche grafiche col filo di ferro ma poi anche ricostruiti con il caldo plastico della ceramica ma poi frequentando ogni materiale – come dice Vitaliano Corbi cercandone il battito cardiaco. È un navigare tra le materie come fossero vive che cerca di ascoltare la melodia che segna la loro metamorfosi in cultura dello spazio. Ciò perché non si sintetizzano gli elementi ma piuttosto li si compone, non nella tradizione ma nel pop: lasciando cioè accostate più che indagate le analogie della costruzione. Continue reading “Francesco Alessio. Arte a scuola”