Forze involutive ed evolutive nel Venezuela

di Gaia – Fedrico Giandolfi

Vorrei tentare una approssimazione spirituale alla situazione del Venezuela, basata anche sulla permanenza in quelle amate terre per più di trenta anni, con alcune considerazione sopra i lati occulti e oscuri della scena venezuelana attuale, dove i protagonisti sono balzati da alcuni giorni all’attenzione mondiale. Metto da parte emozioni, ansie e sentimenti di chi ha vissuto proprio lì, ha assistito a una insurrezione popolare e tre tentativi di colpo di Stato, ha legami permanenti con famiglia e persone care.

(Wolf perciò pubblica questo articolo per raccomandare la necessità e l’opportunità di considerare la terribile situazione venezuelana in modo personale, come un motivo per riflettere sul tempo di noi tutti anche in Europa – dove, come conclude il nostro autore di questo articolo fortemente ideologico (non nei sensi correnti delle ideologie ma attuando lettura dualistica della storia) il mondo va verso una situazione non democratica: l’entropia del termine ormai definisce chiunque, dimostrandosi termine collassato, insignificante. È l’orizzonte di una nuova aristocrazia cui manca solo l’esplicitazione, e questi anni di Trump stanno appunto facendo cadere l’ultimo velo sulla realtà del nuovo capitalismo finanziario e virtuale, che ha spostato le guerre fuori dai territori meglio approfonditi dalla cultura: in Europa e in Occidente le guerre si combattono per lo più in forma virtuale, con leggi ingiuste ed appropriazione indebite via web. Si tratta di un mondo nuovo, che per non diventare il Nuovo Mondo Selvaggio di Aldous Huxley avrebbe bisogno di letture sentite come questa – anche se il metodo corretto di condurle non è il calore dell’ideologia coi suoi giudizi invettivi: serve la via seria e carica di responsabilità della storia e della politica ad essa collegata.

Un’araba fenice il pensiero storico politico serio? Mai, questo non sarà mai).

La prima impressione che ho da tempo è la costante sottomissione della Società e delle sue componenti, Ordini Professionali, Gruppi sociali, Istituzioni e quant’altro, a una Autorità esterna incarnata dal Partito, che all’inizio della sua fondazione era condotto dalla figura carismatica del Presidente. Si è spesso parlato di una Loggia Militare che ha preso il potere e lo conserva saldamente. Mi appare come tentativo disperato ma non meno efficace di far fare marcia indietro alla evoluzione spirituale dell’Umanità e sottoporre i liberi individui alla conduzione arbitraria di una autorità esterna infallibile, copia e caricatura tragica di epoche passate.

Viene alla mente il Gesuitismo, che nel passato si oppose violentemente alla libertà di pensiero. Agli inizi il Gesuitismo nacque nel campo ecclesiastico dogmatico del cattolicesimo europeo nel 1534 e la sua meta era mantenere il potere del Papa e della Chiesa Cattolica, attraverso le Encicliche e i dogmi. La iniziazione gesuitica esercitava un’azione diretta e continua sulla volontà dell’aspirante, il quale passava per severi esercizi che lo avrebbero portato eventualmente nella vita spirituale attraverso la coercizione della volontà. Il discepolo si fortificava al punto di abbandonarsi alla potente immaginazione:” Gesù è il Re del Mondo, e quelli che appartengono all’Esercito del Papa devono impiegare tutti i mezzi a loro disposizione perché sia il Governatore del Mondo”. Con l’iniziazione gesuitica si penetrava nel profondo della volontà, e con una volontà così forte si poteva agire sulla volontà di altri individui. Ma il sub cosciente di un’altra persona e la sua volontà sono il santuario interno nel quale non dovremmo mai penetrare. Non è sempre sgradevole vedere che la volontà di un altro essere umano si incontri sotto dominio e coercizione di un’altra? In ogni modo, il Gesuitismo si affermò nell’Europa e si diffuse al punto di convertirsi in una potente corrente spirituale che difendeva l’autorità del Papa e del Vaticano contro venti e maree.

E le correnti spirituali non cessano, ma si metamorfosano. Valga qui ricordare l’interesse nel secolo XX della Germania Nazional Socialista per l’Ordine dei Gesuiti e la fondazione dell’Ordine delle SS con regole che ricordano i principi di organizzazione della Compagnia del Gesù. L’estremo nazionalismo di quella triste memoria rappresentò il maggiore impulso anti Cristiano. Ora, il principio e la forza spirituale del Gesuitismo, vigente nella sua metamorfosi, consiste proprio nello sviluppo di questa forza e questa convinzione nella Autorità, senza essere coscientemente percepita. Non è diverso da quello che si è osservato negli ultimi anni nel Venezuela: ordini da obbedire, nazionalismo acceso, coercizione delle opinioni contrarie e critiche, logorio costante esercitato sui Partiti di opposizione, auto censura e compra di coscienze. Il fatto che questa tendenza spirituale sia vigente è fuori di dubbio: influisce sulle anime e risuona in esse. Si è sviluppata in epoche anteriori ma segue viva e vegeta. Il Gesuitismo, anche se vestito diversamente in altre latitudini e altri tempi, si oppone al libero e cosciente sviluppo della individualità, è una forza che ritarda e pretende rallentare la marcia della evoluzione dell’Umanità.

Un’altra corrente involutiva e malevola che si osserva anche se sfigurata nel Venezuela del secolo XXI risale invece al Bolscevismo, del quale rappresenta un rampollo. Gli aspetti occulti del Bolscevismo furono quelli di un progetto spirituale destinato a contrastare violentemente lo sviluppo cosciente dell’anima, che è cresciuta dalla fase sensoria a quella razionale, e deve dare il passo verso la piena coscienza spirituale in questa epoca. La conoscenza occulta del progetto che generò il Bolscevismo agli inizi del secolo XX è indispensabile ai giorni nostri, perché nonostante la caduta del comunismo nella Unione Sovietica le forze profonde che alimentano tale progetto non sono scomparse e rimangono vigenti in vari paesi del Terzo Mondo, dove sono attivi partiti che considerano marxismo e bolscevismo nelle loro versioni moderne e aggiornate a nuove realtà sociali l’alternativa per lo sviluppo. E queste forze non sono scomparse perché in termini occulti questi programmi di partito e queste organizzazioni corrispondono ad Esseri spirituali. Quindi, coloro che si vincolano ai programmi di partito divengono seguitori di un dato Essere del mondo spirituale, spesso incoscienti strumenti.

Può sembrare strano, perché i bolscevichi erano senza esclusione atei e materialisti incalliti, e perciò la loro iniziazione non poteva basarsi in una relazione cosciente con quei mondi malevoli. Ma la loro iniziazione si svolgeva di modo che venissero spogliati poco a poco dell’Io umano fino ad essere elementi obbedienti nelle scuole del Partito. Inizialmente un gruppo di livello superiore dava a un gruppo inferiore un compito determinato con mete concrete di edificazione socialista, da realizzare in tempi rapidi facendo uso di due qualità interiori. La prima era lo sviluppo di una intelligenza fredda ed astratta, libera di qualunque sentimento e di coscienza morale, nelle scuole di Partito, nei corsi, nelle scuole pubbliche. L’altra era affidata allo sviluppo di una volontà ferrea capace di raggiungere le finalità proposte, senza fermarsi di fronte a ostacoli di nessun tipo. Tali pratiche produssero nell’anima del bolscevico l’annichilamento efficace di ogni sentimento come l’amore, la compassione, la coscienza morale, tutte esse detestate come debilità borghesi.

Quindi nella iniziazione bolscevica questi sentimenti furono per così dire sostituiti da una intelligenza fredda e una volontà malevola, capace di qualunque crudeltà e crimine. In questo modo l’aspirante avanzava nella nomenclatura in vista di nuovi compiti con azioni più radicali e un intelletto ancora più raffinato, ma per l’atrofia degli impulsi morali consegnava il suo Io a queste forze involutive. Nella odierna situazione del Venezuela tale corrente involutiva, ricordo, caricatura tragica ed eco del Bolscevismo sovietico si trova visibile anche se sfigurata e indebolita.

L’eco del Bolscevismo si è unito da tempo a quello del Gesuitismo nel Venezuela in una miscela letale e tragica. L’autoritarismo della Dittatura nelle sue diverse forme converge con la insensibilità assoluta di fronte alla protesta sociale e la sofferenza generalizzata. Si osserva tristemente la mancanza di sentimenti di compassione per lo spettacolo di indigenti, affamati, ammalati senza accesso a cure mediche né medicine. Senza la minima vergogna da parte di funzionari del Governo e delle Istituzioni per il deprecabile stato di miseria e la violazione di diritti elementari. O per la coercizione e le persecuzioni esercitate contro i settori sociali. Sono tutti indicatori che dimostrano come queste due correnti involutive continuano ad agire nei retroscena come agenzie malevoli. Ma è nostro compito guardare non solo alle conseguenze esterne che stanno producendo nella Società venezuelana, laddove sono pervertite quando conducono ad azioni malvage, ma anche agli effetti che suo malgrado possiamo intravedere sullo sfondo: quella di svegliare in ognuno il germe della vita spirituale, dell’etica, della compassione, della comprensione sociale.

Le forze malvage, se sono comprese e riconosciute per quello che sono, possono portarci ad essere individui etici. E questo sta succedendo! La crisi umanitaria del Venezuela ha scatenato solidarietà, attenzione verso il prossimo, spirito di vicinanza, compassione. Si sta disegnando un quadro in cui forze spirituali evolutive agiscono dentro di questo Mondo e nonostante ciò non sono di questo Mondo. La libertà e l’amore entrano lentamente ma con certezza nell’Evoluzione generale.

Gli ultimi avvenimenti stanno rivelando un’altra lotta spirituale che si intreccia con le precedenti. Quando esiste interesse per una tendenza unilaterale, questa incontrerà appoggio sempre. Invece la verità si impugna e si fanno le maggiori manovre per impedire che affiori. Non c’è dubbio che ogni movimento unilaterale troverà da qualche parte accettazione unilaterale. Questo è successo spesso con i movimenti oppositori, quando un leader che si sia fatto sentire ha trovato appoggio e seguito. Invece, se si parte dalla verità, si tengono tutti contro: la verità deve poco a poco conquistare il suo terreno. Per questo la pura verità è la cosa più odiata. Dovunque la verità voglia affermarsi, sorge subito la tendenza a trasformarla affinché la sua caricatura possa servire alle forze avversarie. E bisogna aggiungere un’altra verità occulta. Spesso succede nel Venezuela che qualcuna si sia affiliato a un gruppo perché nutre un profondo odio nella sua anima. Non bisogna poi sorprendersi se un certo giorno questo odio accumulato faccia esplodere la forza opposta che formerà una parete contraria.

Guardando la severa situazione che caratterizza il Venezuela, non dobbiamo credere che sia la unica né un errore della Storia, ma solo un indicatore grottesco e tragico della avanzamento mondiale di un Potere oscuro in ogni angolo della civiltà e in diverse aree geografiche. Si percepiscono sintomi e patimenti simili in diverse Nazioni, frutto della convergenza delle due suddette correnti involutive rispettivamente metamorfosate. Ma di fronte a questo pericolo sorgono e si consolidano gruppi spontanei con la forza che emana dell’Amore, la mutua comprensione e le forme di solidarietà che le sfide richiedono. Contempliamo e riflettiamo internamente la situazione mondiale e poi trasformiamo le impressioni in domande. Ma le risposte non usciranno esclusivamente da noi se permettiamo parlare alle forze che emanano dal Cristo.

W Giandolfi Forze involutive ed evolutive nel Venezuela