Il Festival dell’Oriente alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Un’onda di passeggero entusiasmo?

di Eliana Esposito

_dsc1170Il Festival dell’Oriente si è svolto dal 23 al 24 settembre 2016 presso la mostra d’Oltremare di Napoli. Questa è stata la seconda edizione che a differenza della passata edizione 2015 ha presentato maggiore partecipazione ed esposizioni artistiche ed artigianali più complete. Hanno partecipato i seguenti paesi orientali: Bangladesh, Birmania, Cambogia, Cina, Corea del sud, Giappone, India, Indonesia, Malesia, Mongolia, Nepal, Tibet, Thailandia hanno reso possibile per almeno tre giorni al visitatore di esplorare le tradizioni culturali e artistiche di un continente immenso. Sono stati presentati balli e costumi folkloristici, gastronomia locale, concerti, cerimoniali. Molto particolare l’incontro spirituale tra le diverse religioni ed il dibattito sulla loro possibile convivenza? Il Tibet nei saloni espositivi innalza lo Stupa con le bandierine colorate ciascuna di essa simboleggia una preghiera o un mantra. I monaci tibetani intenti nella meditazione creano sotto lo sguardo del visitatore un mandala, che tradotto da una parola sanscrita significa cerchio e rappresenta l’universo. I monaci per creare un mandala usano una pratica particolare chiamata dul-tson-kyil-khor che significa “mandala di polvere colorata”, oggi per creare un mandala viene usata la sabbia colorata. Ogni Mandala prevede una cerimonia di apertura con tamburi e flauti, su una superficie piana disegnano i contorni del mandala e poi con cura i granelli vengono versati con un imbuto che si chiama Chakpur. Il mandala richiede tempo, pazienza e precisione ma hanno vita breve, poco dopo il loro completamento il Mandala viene distrutto dai monaci per imparare il non attaccamento, a capire che nulla dura per sempre. Durante il passaggio da un padiglione all’altro vieni rapito dal profumo degli incensi e degli aromi del Thè esposto in grandi quantità in grandi vassoi. Non è errato dire che il padiglione fieristico è trasformato in un grande mercato dell’artigianato orientale variegato anche nei prezzi che per alcuni articoli sono facilmente accessibili. Un mondo variegato… dove il mercato però rischia di sopraffare la natura spirituale e l’antica filosofia orientale che per il suo misticismo e sobrietà rappresenta la materia come un bene effimero e transitorio che non soddisfa totalmente la pienezza dello spirito. Lo spazio fieristico denominato area “Salute e Benessere” ospita anche la comunità Buddista di Napoli, dove di recente è scoppiato un incendio che ha distrutto parte del tempio creando qualche difficoltà al monaco che vi risiede; la loro religiosità e solidarietà si è manifestata nel donare libri sulla filosofia buddista a titolo totalmente gratuito. In questo spazio è allestito un palco dove si svolgono conferenze e dimostrazioni sulle più innovative tecniche olistiche, dal massaggio ayurvedico allo yoga o anche a tecniche psicoterapiche, inoltre gli espositori provenienti da ogni parte del globo sperimentano tecniche curative che provengono dal mondo della musica, come ad esempio l’uso dei timpani e delle campane tibetane. Non poteva mancare lo sport d’eccellenza dell’Oriente: Le arti marziali, esibizioni di nuove e antiche discipline si alternano e mostrano la bravura degli atleti e dei loro maestri. La manifestazione più spettacolare del Festival dell’Oriente è L’Holi Festival. Il palco centrale adornato di riflettori luminosi e impianto di musica è posto all’ingresso del teatro Mediterraneo, infatti negli ultimi due giorni i visitatori vengono coinvolti in una delle manifestazioni religiose più eclatanti dell’India. Un tripudio di colori e musica, i giovani liberano sé stessi in questo gioco che colora i loro volti e i loro abiti in un arcobaleno di luce, e per loro vada ed anche a noi tutti il vero valore di questa festa che in India significa aprire le porte alla primavera, alla gioia e alla rinascita, una manifestazione pacifica per sconfiggere il male e tutte le sue manifestazioni. Holi fest 2016 una premessa al nuovo anno che verrà… un anno che ha bisogno urgentemente di pace, di ricchezza spirituale, di solidarietà e di benessere per tutti. Coraggio… la luce e i colori dell’Oriente faranno brillare i nostri occhi per la vita di nuove speranze, per un mondo migliore fuori e dentro di noi!

Questo slideshow richiede JavaScript.

w-eventi-esposito-il-festival-delloriente-alla-mostra-doltremare-di-napoli