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Teoria dei Giochi

 

Il Gioco e le scienze umane

 

Videogiochi e Formazione

 

OSSERVATORIO DI COMUNICAZIONE

UNIVERSITA’ DI NAPOLI Federico II

Dipartimento di Filosofia

 

  • Costituito nel giugno 1997 a conclusione di 3 giornate sulla pubblicità (Frammenti di Mondo. Trenta sguardi sulla pubblicità, a cura di C.Gily Reda, Editoriale scientifica, Napoli 1999).

  • Sviluppa programmi di media education in collaborazione con professori, scuole, associazioni.

  • Organizza nel 1999 il Convegno Il diritto al gioco, abbinato alla Mostra organizzata dal Banco di Napoli per l'Assistenza all'Infanzia Bambini e tecnologie: l'infanzia ricrea il mondo.

  • Partecipa con l'Università di Salerno (Lancusi) nell'organizzazione del corso di alta formazione I Cantieri - Conservazione di Beni culturali Televisivi del Comune di Amalfi.

  • Avvia sperimentazioni informatiche per la produzione di testi e giochi, mettendo a punto un team.

 

Comitato Scientifico proff. GF. Borrelli, F. Colombo, R. Maragliano, R.Mazzacane, E. Menduni, G. Ranisio, R.Rauty, E. Resta, R. Savarese, A. Signorelli, A. Vanni, R. Viti Cavaliere

Direzione scientifica proff. G. Acocella, Amodio, G. Cantillo, C.Gily Reda, A. Trione

Centro Ricerche Comunicazionali proff. A. Baldi, G. Borrello, P. Colonnello, B.Coppola, G. Di Domenico, A. Giustino, C. Grassi, N. Grana, E. Mazzarella, L. Pepe, G. Pecchinenda, S. Petrosino, R.Picardi,V. Sorge

Commissione pagina web - S.Carbone

Commissione Laboratorio Informatico - A.Perrotta

Comm. SperimentazioneScuoladell'obbligo - M.Cannada

                                           Scuola Media -   D.Esposito

Commissione Convegni di ricerca - C.Gily

 

 

Fax 0815423741   

email:gily@unina.it          tel.0815423736-03382005597

 

 

L’osservatorio intende promuovere una più stretta collaborazione tra l’universo della comunicazione, le scienze e le tecniche che la studiano, e la filosofia, costituendo un quadro di riferimento più ampio che potenzi la valenza degli strumenti di analisi

 

L’attività di ricerca nasce dalla proposta di una lettura ermeneutica del mondo dell'informazione di massa, capace di porre domande che funzionino come il riflettore di Popper. Instaurando colloquio istituzionale con pubblicitari, sociologi, psicologi, mondo della scuola, unendo prospettiva teorica e indagini sul campo: la filosofia è il garante del luogo di discussione, misura d’equilibrio tra attività pratiche e teoria. Questa linea d’intervento l’Osservatorio mette alla prova in meetings e convegni: l’incontro di sociologi, psicologi, tecnici della pubblicità, estetologi e filosofi sul tema della pubblicità e sul videogioco si è dimostrato ricco.

L’Osservatorio di Comunicazione affianca alla ricerca teorica un’attività nella didattica ordinaria con la proposta di kit di giochi didattici, e nell’aggiornamento degli insegnanti alle tecnologie multimediali. Le attività hanno anche funzione di osservazione e di monitoraggio, con la costituzione di un database.

Perciò la sua azione si è collocata anche in una dimensione pratica, dove occorre la collaborazione di enti interessati, allo scopo di:

  1. Aggiornare il materiale informatico hard e soft

  2. acquisire forza di lavoro nella forma di volontariato o lavoro a termine

  3. consentire adeguata formazione ai volontari

  4. organizzare occasioni di ricerca e pubblicare gli atti di tali convegni

  5. relazionare e dare voce ai gruppi di monitoraggio

 

L’Osservatorio si impegna direttamente nella sperimentazione didattica nell’ambito dell’educazione dell’immagine. Elabora strumenti di guida e di ricerca che sottopone ad esperimento e poi mette a disposizione delle scuole che si collegano alla sua attività.

 

L’Osservatorio sin dal 1996 ha promosso la sperimentazione della Dieta Televisiva del prof. Menduni dell’Università di Siena; dal 1998 con le Associazioni “E.Infante”, finanziata dal Comune di Napoli, e “Bloomsbury” ha costituito una joint venture in cui ricerca e sperimentazione didattica sono in sinergia. Dal 1999 sperimenta propri giochi di media education (Drama, Minitel, Teledieta, Patterns Game). Tali giochi sono correlati ad un tesserino in progressione, che conduce ad una serie di patentini ed a una patente finale di esperto nei Giochi di Comunicazione.


Scopi dell’Osservatorio sono:
  1. Tenere relazioni costanti con le autorità pubbliche che si occupano di garantire con norme adeguate la tutela dei media; con le associazioni culturali e d’opinione che trattano argomenti analoghi. Tali relazioni possono aiutare a dare adeguata pubblicità alle finalità dell’Osservatorio ed ai suoi elaborati.

  2. Promuovere manifestazioni a livello nazionale ed internazionale

  3. Partecipare istituzionalmente a eventi nazionali ed internazionali sui temi della comunicazione

  4. Instaurare un rapporto normale con il mondo della formazione e coordinare l’attività di gruppi di ricerca sul campo, allo scopo didattico e di raccolta dati.

  5. Instaurare rapporti di consulenza tra il personale docente dell’Università per l’ideazione e la realizzazione di progetti finanziati da Enti ed Associazioni pubbliche o private consentendo la progettazione di corsi di formazione comuni, aggiornamento, tirocinio e master sui temi della comunicazione.

  6. Incentivare il discorso sui media ed il multimediale nel mondo della scuola a partire dalla didattica ordinaria, in ore curricolari con la messa a punto di kit che gli insegnanti possono adoperare nelle ore scolastiche, in attività programmate fuori delle ore curricolari servendosi delle proprie forze lavoro ma anche di forze di volontariato, così da utilizzare studenti e laureati in cerca di prima occupazione.

  7. Utilizzare gli spazi didattici disponibili, biblioteche, laboratori e le aule dell’Università per lo sviluppo e la realizzazione di progetti. E’ in corso l’addestramento all’uso del Toolbook di un gruppo di studenti e laureati per la realizzazione di educational, in collaborazione con la cattedra di Informatica del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Salerno.

  8. Consentire la partecipazione a stages formativi, seminari e conferenze organizzati o gestiti o promossi dalle Ditte del campo e dalle Università.

  9. Costruire una banca dati sulla recezione infantile e giovanile dei mass media.

  10. Organizzare gruppi di monitoraggio che si costituiscano in associazioni di utenti della comunicazione, assicurando osservazioni costanti sui diversi programmi televisivi e mezzi di comunicazione di massa.