Giorno: 14 Maggio 2019

Il IX Atlante dell’infanzia a rischio “Le periferie dei bambini” di Save the Children

di Anna Savarese, Architetto di Legambiente Campania

Per il terzo anno consecutivo la Treccani ha pubblicato a fine novembre 2018 il IX Atlante dell’infanzia a rischio prodotto da Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 opera a difesa della vita dei bambini.

L’Atlante, intitolato “Le periferie dei bambini”, è curato da Giulio Cederna ed è un compendio prezioso di dati ricavati attraverso varie collaborazioni (in particolare con l’ISTAT, con gli uffici statistici del MIUR e dell’INVALSI, con l’ufficio studi della Caritas Italiana) con l’aggiunta di cartografie delle periferie utili a mappare i divari esistenti tra le varie aree delle città metropolitane in termini di risorse economiche e culturali, di servizi e accesso all’istruzione, di quantità e qualità degli spazi urbani, verdi e ricreativi, cui corrispondono i diversi livelli di offerta educativa per bambini ed adolescenti.

L’edizione di quest’anno, come si evince dal titolo, intende correlare le politiche dedicate ai bambini e agli adolescenti al tema della distanza dal centro della “periferia” nella sua duplice accezione, fisica e spaziale da un lato e socio-economica e politica dall’altra. Continue reading “Il IX Atlante dell’infanzia a rischio “Le periferie dei bambini” di Save the Children”

Il mondo algoritmizzato. Il Saper Fare ai tempi della Rete

di Vincenzo Curion

Con l’avvento massiccio delle macchine programmabili, il mondo della produzione in primis e l’utenza in generale, ha scoperto l’importanza dell’algoritmo, una “procedura finita e completa che risolve un determinato problema attraverso un numero finito di passi elementari, chiari e non ambigui, in un tempo ragionevole, a partire da dati d’ingresso certi”. Non che si tratti di una immane scoperta, dal momento che il termine Algoritmo deriva dalla trascrizione latina del nome del matematico, astronomo, astrologo e geografo persiano Abū Jaʿfar Muḥammad ibn Mūsā al-Khwārizmī, originario della regione di Corasmia, vissuto tra l’ottavo ed il nono secolo d.C. a Baghdad presso la corte del califfo al-Maʾmūn, dove fu nominato responsabile della biblioteca del califfo, la famosa Bayt al-Ḥikma, “Casa della sapienza”. Autore dell’al-Kitāb al-mukhtaṣar fī ḥisāb al-jabr wa al-muqābala (“The Compendious Book on Calculation by Completion and Balancing”), scritto verso l’820, egli ampliò il lavoro sulle equazioni algebriche del matematico indiano Brahmagupta e del matematico ellenistico Diofanto di Alessandria. La fama della sua opera fece sì che Girolamo Cardano, nella sua Ars Magna, lo ritenesse il creatore dell’algebra, poiché l’Aritmetica di Diofanto di Alessandria (III-IV secolo) fu scoperta solo in seguito. Sebbene al giorno d’oggi è noto che l’inizio dell’algebra si può far risalire al II millennio a.C. con la matematica babilonese ed egiziana, ciò non toglie importanza al lavoro di al-Khwārizmī, che raccolse materiale da tradizioni differenti (greca, indiana e siriaco-mesopotamica), introdusse la notazione posizionale e dello zero che non era nota al mondo occidentale e compilò un trattato dotato di sistematicità che divenne un punto di riferimento per lo sviluppo dell’algebra moderna. Questo trattato, fu tradotto in latino nel dodicesimo secolo. Dal suo titolo deriva il termine Algebra, quella parte della matematica che tratta lo studio di strutture algebriche, relazioni e quantità. Continue reading “Il mondo algoritmizzato. Il Saper Fare ai tempi della Rete”