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Visual Thinking – l’iconologia. Aby Warburg e l’estetica dell’immagine

di Viviana Molino

Storico della cultura, attento conoscitore della storia dell’arte, Aby Warburg, attraverso il lavoro e gli studi di tutta la vita, ha contribuito alla fondazione di quella che Giorgio Agamben ha definito la “scienza senza nome”, il risultato cioè di una contaminazione concettuale, una scienza olistica che, a partire dallo studio delle immagini d’arte, spazia in un contesto multidisciplinare. Continue reading “Visual Thinking – l’iconologia. Aby Warburg e l’estetica dell’immagine”

Aby Warburg: il rituale del serpente e la memoria sociale

di Viviana Molino

Dopo la conferenza sul Rituale del serpente tenuta il 21 aprile 1923, Warburg deve aspettare sedici mesi per essere definitivamente dimesso e solo nell’agosto del 1924 Binswanger gli scrive: non la considero più soltanto in “permesso di normalità” bensì definitivamente guarito.

Una volta tornato ad Amburgo trova una situazione del tutto diversa da quella che ha lasciato prima del suo ricovero. La solitaria biblioteca è stata trasformata da Fritz Saxl, con il consenso della famiglia, in un centro di ricerca in cui si svolgono incontri, conferenze e pubblicazioni di volumi (Vorträge der Bibliothek Warburg). Non solo, Saxl, nel periodo d’assenza di Warburg ha provveduto ad assumere una serie di collaboratori tra cui Gertrud Bing, che diventerà poi sua fidata assistente e segretaria. L’innovazione più importante introdotta da Saxl riguarda invece il suo interesse per l’educazione visiva che aveva scoperto durante il periodo della guerra lavorando in un gruppo di istruzione militare. Continue reading “Aby Warburg: il rituale del serpente e la memoria sociale”