Mese: Gennaio 2018

Caino e Abele – Malattie dello spirito e cronaca nera sempre più atroce – Cellular-mania

di Adolfo Giuliani
Cosa farà l’essere umano fra pochi decenni, se si va avanti così? I mezzi elettronici e, in modo particolare, il cellulare, avanzano sempre di più e compromettono il rapporto umano.

Già adesso i giovani non parlano più tra di loro; anche quando stanno insieme, sono sempre impegnati individualmente in conversazioni con altri tramite cellulare. Anche in famiglia succede la stessa cosa: si parla poco, sia quando si è a tavola per pranzo o cena, sia quando si è in macchina per un viaggio.

Ma non solo i giovani sono malati di cellular-mania, sono compromesse anche molte persone adulte, fanno la stessa cosa pur avendo impegni di lavoro e di famiglia: ci avviamo verso un mondo di solitudine.

Questo è uno dei malesseri del progresso.

Il genere umano si sta indebolendo sempre di più, il suo cervello pensa sempre meno. Siamo ad una svolta. Ci possiamo salvare ancora da un mondo virtuale, finto e senza valori e da una graduale inattività cerebrale e fisica, che potrebbe imprigionare l’uomo senza che se ne accorga? Capirà l’uomo in tempo utile il rischio che corre? Saprà impedire la sua stessa rovina? Se andrà oltre, avrà ancora le forze per reagire e tornare indietro? Bisognerebbe lavorare molto con i giovani, metterli in guardia dai pericoli futuri, per impedire che la tecnologia soppianti le capacità da sempre prerogativa del genere umano.

W MM Giuliani Caino e Abele – Malattie dello spirito e cronaca nera sempre più atroce – Cellular-mania

Caino e Abele – Malattie dello spirito e cronaca nera sempre più atroce – Corriamo troppo

di Adolfo Giuliani
Siamo malati nello spirito, è una malattia grave perché non ci consente di essere, ma di apparire soltanto. La facciata è quella che usiamo di più, ci mostriamo sempre diversi, lontani dalla verità, da come siamo e da come dovremmo essere, con i nostri reali difetti e pregi. È cambiata la nostra vita, corriamo troppo, andiamo sempre più in fretta, lontano dalla verità, lontano dagli affetti, lontano dalla solidarietà, lontano dal mettersi in gioco, con tutti i pericoli che comporta la vita e con tutti i vantaggi che si potrebbero avere per un maggiore arricchimento dello spirito. Certo è difficile rallentare, ma si può. La parte migliore di noi l’abbiamo offesa, l’abbiamo quasi ignorata.

Noi dobbiamo apparire meno ed essere più, per migliorare noi stessi, per recuperare un contatto umano più profondo e per ritrovare l’essenza spirituale di ognuno di noi. Per ottenere questo bisogna fare delle rinunce, essere meno computer, meno cellulare, meno macchina, pensare il più possibile con il nostro cervello e comunicare di più con gli altri; bisogna essere meno indifferenti e guardare di più gli altri negli occhi per rafforzare la nostra sensibilità e il nostro amore per il prossimo. E’ necessario rimettersi in gioco e riflettere sempre sui difetti, che ognuno di noi ha e che possono compromettere il percorso della nostra vita e quella degli altri. Per migliorare bisognerebbe essere più umani, usare il meno possibile i mezzi meccanici, ragionare sempre di più con il nostro cervello, per non diventare macchina. Noi dobbiamo conservare sempre il dono dell’umanità per non essere travolti da un falso progresso.

W MM Giuliani Caino e Abele – Malattie dello spirito e cronaca nera sempre più atroce – Corriamo troppo