Mese: Aprile 2019

Tra Scilla e Cariddi

di Gaia (Federico Giandolfi)

Questa è una favola della nostra navigazione umana, spinta da venti favorevoli, ma tra pericolose sponde. Da un certo punto di vista spirituale, l’evoluzione umana è l’opera d’arte più grande che mai si sia vista, in progress. Occorre però avere la vista adatta. Come in ogni opera d’arte, vi sono gli errori, le prove, i rifacimenti e gli scarti. Alla nostra corta visione sembra infatti di stare alla soglia di piccole e grandi apocalissi. Abbondano le situazioni di disagio e sofferenza intorno a noi, molteplici e variate, vicine e lontane, e potremmo caratterizzarle come modalità di manifestazione del Male. Forse la vita non può essere disgiunta dalle sofferenze, e dunque dal Male. Le sofferenze possono comunque essere una lezione e una opportunità di trasformazione. Sappiamo anche che esse possono scemare, mutare in sollievo, che può apparire il Bene, e che forse una legge della vita sia proprio questa altalena. Forse l’incontro con le sofferenze e quindi col Male ci apre una porta per capire come raggiungere il Bene e acquistare quella visione dell’evoluzione nonostante gli scarti e gli errori. Continue reading “Tra Scilla e Cariddi”

La politica della comunicazione e le regole: Il Grande Tribunale dell’Opinione Pubblica (1)

di C. Gily Reda

Gaetano Filangieri
Gaetano Filangieri

1. Il problema della politica della comunicazione

Il tema della politica della comunicazione viene oggi affrontato spesso dalla scienza che le si dedica, perché in tutti i percorsi della governance la comunicazione ha un posto rilevante, perché si interseca praticamente con tutti i livelli della gestione del potere; la sua ottimizzazione è e deve essere obiettivo costante, perciò questa sociologia si divide in numerose altre scienze istituzionali, ciascuna delle quali mira appunto allo scopo della determinazione ulteriore del tema, nell’ottica in progress tipica della scienza, che consiste nel trarre conseguenze dalle premesse. Viene anche studiato dalla scienza politica, per osservare ed approfondire i metodi in quanto essi rioperano sulle forme di governo e contribuiscono a mutarne la concretezza storica: anche qui vale il motto più citato, forse, della scienza della comunicazione – Il mezzo è il messaggio, frase detta da McLuhan nel 1964, quando lo studio dei media non aveva ancora raggiunto linee generali di analisi teorica, mentre era già molto progredito come pratica tecnologica, artistica, di analisi scientifica. Un motto vero in special modo per i media, ma che riguarda tutta la tecnica come problema, staccarsi dal vero comporta la valutazione dei mezzi e l’adattamento ad essi. Perciò l’operato delle scienze sulla politica della comunicazione sono molto interessanti, anzi costituiscono una parte importante dell’esperienza del mondo. Perché anche se quel che viene in mente quando si pensa al termine esperienza è il fatto personale, la partecipazione ad un evento anche minimo- basta riflettere ed è chiaro come molte cose aiutino il contatto reale a divenire esperienza, anche prima del fatto virtuale c’è il senso comune, il gusto, il tessuto relazionale – tutte centrali esperienze. Oggi il mondo è globale e complesso, la vera esperienza in cui si acquista coscienza della storia, è sicuramente la seconda, analizzata appunto dalle scienza sociologiche e politiche. Continue reading “La politica della comunicazione e le regole: Il Grande Tribunale dell’Opinione Pubblica (1)”