“Per grazia ricevuta”. La Pompei religiosa di ieri e di oggi.

di Anna Irene Cesarano

lariTrentasei lunghi anni hanno visto la chiusura dell’Antiquarium degli scavi archeologici di Pompei, sin dal tempo del terremoto del 1980. Il 28 aprile 2016 infine Pompei dà notizia al mondo della riapertura dello storico edificio, progettato e costruito a fine ‘800 e allestito da Giuseppe Fiorelli, per organizzare il bisogno di conservare i copiosi materiali emersi nell’area vesuviana.

Questo spazio espositivo diviene ora visitor center e museo attrezzato con ambienti adibiti alle mostre, alla collezione permanente, oltre che ai nuovi percorsi virtuali immersivi ed a un nuovo bookshop.

Riapre dunque, l’Antiquarium e lo fa in grande stile, ospitando un’imponente mostra dal titolo “Per grazia ricevuta”. La devozione religiosa a Pompei antica e moderna”, che sarà possibile ammirare dal 29 aprile al 27 novembre 2016 tutti i giorni (inclusa la domenica) dalle 9,00 alle 19,00.

Pompei, dalla metà dell’800 conosciuta in tutto il mondo anche per il suo culto mariano che la fa meta di un turismo religioso regionale, nazionale ed internazionale, affascina i credenti con il suo Santuario della Beata Vergine del Rosario, che l’anno scorso ha finalmente ospitato e salutato il Santo Padre. Ed è proprio dalla collaborazione tra la Soprintendenza di Pompei, il Santuario Beata Vergine e con l’apporto del Centro Europeo per il turismo e la cultura presieduto da Giuseppe Lepore, che infine è nato quest’evento curato da Francesco Buranelli e Massimo Osanna.

L’uomo e Dio, questo rapporto arcano e misterioso, intimo e personale, è ora indagato e studiato attraverso i secoli, per carpirne tutte le recondite ragioni del suo perpetuarsi nel tempo, dai culti pagani degli antichi Romani e Sanniti di Pompei, al culto di Iside della mostra ora al MANN di Napoli, fino al mondo cristiano attuale – di cui si trova qualche segno già nella Pompei bruciata nel 79 dall’eruzione del Vesuvio. Viene a crearsi così un interessante parallelismo tra le due Pompei, tanto diverse, in cui le religioni mostrano di collocarsi in un continuum davvero interessante. I rituali sacrificali e le offerte votive sono spesso identiche nelle forme di espressione, l’eterno permane nei differenti tempi e nelle rispettive credenze. L’interessante raffronto emerge dalla mostra, dove si uniscono le offerte e i rituali pagani di quel mondo ormai scomparso, alle offerte votive e i voti che i Cristiani ancora oggi offrono al Santuario della Beata Vergine, per “ringraziare” Dio per aver ascoltato le loro preghiere e concesso l’aiuto sperato. Le parrocchie napoletane compiono diversi tour all’anno per pregare nel Santuario consacrato nel 1891 e voluto dall’avv. Bartolo Longo, oggi Beato.

“Per grazia ricevuta” nel mondo cristiano, ed Ex voto suscepto (ovvero secondo promessa fatta) nel mondo pagano, venivano consacrati all’eterno oggetti e sentimenti, per i pagani anche animali: ma sempre lo stesso sentimento accompagnava le formule che dalla notte dei tempi cantano questi rituali, per esprimere tutta la gratitudine verso le entità superiori: a riconoscere che la Virtù, romana o cristiana che sia, non basta per agire bene e senza pericolo.

La mostra è organizzata in tre sezioni: 1) Sacra pompeiana, sezione archeologica; 2) Dall’iconografia pagana all’iconografia cristiana; 3) La devozione mariana nel santuario della Beata Vergine del Rosario.

Inoltre la manifestazione va ad integrarsi con le sezioni tematiche allestite nel Santuario della Beata Vergine del Rosario e nell’area degli scavi: dal tempio di Apollo al tempio di Iside, dalla domus del Menandro al Termopolio di Vetutio Placido, con lo scopo di favorire un’intensa esperienza culturale e religiosa, di aggregazione sociale e pellegrinaggio di fedeli.

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